lunedì 3 marzo 2008

Lupoalato Marco Badiali Sgozzato dal filo spinato mentre fa enduro


Un contadino di Pavullo è indagato per omicidio colposo per la morte dell’ingegnere modenese Marco Badiali, 48 anni, dissanguato da una profonda ferita alla gola che gli ha procurato il filo spinato teso a un metro e mezzo da terra su un sentiero dell’Appennino che sabato stava percorrendo, con amici, in sella alla sua moto da enduro.


Badiali è stato colpito al collo ed è morto in pochi minuti; a nulla sono serviti i primi soccorsi che gli ha prestato un altro motociclista, che stava facendo il percorso con lui, e che gli ha tolto il filo spinato che si era conficcato nella gola.

L’indagato, un contadino della zona ma non proprietario del terreno, avrebbe sistemato il filo spinato sulla salita del sentiero, in un punto quasi invisibile, probabilmente tra venerdì e sabato.

Il giorno prima, infatti, quel percorso era stato fatto da un escursionista a cavallo, che non aveva notato nulla di anomalo. Il filo spinato, che non era stato segnalato, non aveva tracce di ruggine ed era quindi nuovo.

“E’ stato messo lì per uccidere”, dicono convinti gli amici di moto di Badiali, che sul sito del loro gruppo http://www.brancolupi.com/ hanno inserito nelle ultime ore foto e poesie dedicate alla vittima.

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