venerdì 8 gennaio 2010

Luca Manca operato ma la sua condizione al momento e' sempre critica


"Grave ma stabile": così descrivono i medici lo stato di Luca Manca, che ha trascorso la prima notte in un ospedale di Santiago, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al cranio, dopo l'incidente di ieri al Rally Dakar. Il racconto del motociclista Claudio Rodriguez. Il padre e il cognato partiranno stasera per il Cile

"Il paziente è stato ricoverato ieri verso le 22. Abbiamo ripetuto tutte le analisi fatte nella struttura sanitaria da dove proveniva (nel nord del Cile, ndr). La diagnosi indica una contusione al cranio con emorragie intracerebrali", ha detto all'ANSA il traumatologo dell'ospedale, Javier del Rio. Il medico ha altresì riscontrato "una contusione polmonare e lesioni ai muscoli". Ieri notte, subito dopo il suo arrivo, a Manca è stato inserita una sonda per misurare la pressione endocranica, ha aggiunto ancora del Rio. Circa l'eventualità di un nuovo intervento chirurgico, lo specialista ha precisato che ciò "dipenderà dalla pressione intracerebrale. Per ora, la sonda ha messo in evidenza una pressione elevata, non tale però da richiedere un intervento ma solo un monitoraggio medico". Secondo del Rio, le lesioni riportate da Manca denotano "un impatto in velocità". "Nonostante le misure di protezione che il motociclista aveva, si tratta di lesioni intracerebrali gravi".

UN TESTIMONE. "Era davanti a me, sono arrivato sul posto immediatamente dopo che Luca è caduto": è il racconto del grave incidente di Luca Manca, ieri nel nord del Cile durante il Rally Dakar, fatto da un altro motociclista, il cileno Claudio Rodriguez, tra i pochi testimoni della sfortunata caduta dell'italiano. "Quando l'ho visto per terra, mi sono fermato. Non si muoveva. Sono diventato molto nervoso ma per fortuna è subito giunto l'elicottero dell'organizzazione, che ci stava seguendo: anche loro l'hanno visto buttato per terra, senza alcun tipo di reazione", ha raccontato Rodriguez alla stampa cilena. "Ho guardato dietro e ho visto - ha aggiunto - un'ampia buca per terra, alta un metro. La moto era a sua volta completamente distrutta a circa due metri di distanza da Luca". "Quella di ieri era una tappa con molte dune e polvere, fatto che impediva di superare chi avevi davanti a te. Probabilmente Luca si è spostato al lato proprio per cercare un sorpasso, ma non è riuscito a farlo perché è finito nella buca: queste sono caratteristiche tipiche del terreno in questa parte del nord del Cile, ti trovi davanti queste buche molto velocemente senza neppure riuscire a vederle”

SPERANZE. "Le prossime 48 ore saranno le più critiche. E' in pericolo di vita, ma dopo l'intervento di questa notte ci sono ottime speranze": è quanto ha riferito all'ANSA Federico Ghiti, che segue la preparazione di Luca Manca, il motociclista operato in una clinica di Santiago, dove è stato ricoverato dopo un grave incidente durante la sesta tappa del Rally Dakar, nel nord del Cile. Il motociclista italiano ha subito una lesione al polmone e un'edema cerebrale, ed è stato portato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale nella cittadina di Catama (1.500 km a nord di Santiago), da dove qualche ora dopo è stato trasportato in un aereo nell'Ospedale 'Mutual de Seguridad' della capitale cilena. "Nel corso dell'intervento, è stata collocata una sonda nel cervello per verificare la pressione nella scatola cranica. Per ora il valore della pressione è basso, fatto molto positivo", ha sottolineato Ghiti, che in serata è stato all'ospedale di Santiago insieme al console italiano Pascual Centrachio e al meccanico di Manca dello staff Ktm, Mauro Sant. Alla 'Mutual di Seguridad', Manca è stato assistito dall'equipe di Ricardo Berla, il quale dopo l'intervento ha avuto un colloquio telefonico con la moglie del motociclista. Il medico ha confermato le condizioni critiche di Manca, sottolineando però che sia l'età (32 anni) sia le condizioni fisiche possono essere d'aiuto per superare la fase critica in cui si trova il motociclista. Ghiti ha d'altra parte raccontato la dinamica del grave incidente di Manca. "E' avvenuto all'inizio della speciale. Logicamente non siamo a conoscenza di preciso come siano andate le cose. Sembra che Luca sia caduto una prima volta al sesto chilometro, poi c'è stata la caduta e l'incidente grave al decimo chilometro. Per fortuna - ha sottolineato Ghiti - è stato subito soccorso da due piloti che erano dietro di lui, i quali hanno chiamato l'elicottero dell'organizzazione, arrivato quasi subito: dopo circa 6-7 minuti, anche perché l'incidente è avvenuto appunto subito dopo la partenza, non cioè in mezzo alle montagne dell'Atacama, dove tutto sarebbe stato più difficile".

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