22-23 Maggio 41° Valli Bergamasche

Cresce l’attesa tra gli appassionati e sale la pressione nello staff organizzativo. Ogni volta è così quando si avvicina la Valli Bergamasche, l’indiscussa regina delle competizioni di enduro. Stavolta viene riproposta a quattro anni dall’edizione precedente, che venne ospitata a Rovetta, si tratta del 41° capitolo di una lunga serie iniziata nel 1948, primi artefici Mino Baracchi, Fulvio Maffettini e Giacomo Manzoni.Anche quest’anno sembrava che fosse nuovamente Rovetta la location dell’evento, poi qualche divieto di passaggio ha indotto il Moto Club Bergamo, da sempre in cabina di regia, a spostare il tutto dall’altro capo della Val Borlezza, nell’Alto Sebino, a Lovere, solo il paesaggio che la cittadina lacustre sa offrire è la prima garanzia di successo per la manifestazione. Per Lovere non è il primo connubio con la Valli, vi si concluse la sesta edizione del ’53, venne coinvolta nel ’54, la ospitò nel 1970 e nel 1971L’organizzazione ha coinvolto circa trecento persone, il direttore di gara è il delegato provinciale della Federmoto Renzo D’Adda, una garanzia, un tecnico infaticabile e molto esperto, capace di guidare anche 30 gare all’anno, a coordinare lo staff organizzativo è lo stesso presidente del Moto Club Bergamo Andrea Gatti (in carica dal 1997), che ha già dimostrato tutte le sue capacità in occasione delle ultime quattro Valli (’99 a Rovetta, 2002 a Clusone, 2005 a Schilpario e 2006 ancora a Rovetta). Il percorso di gara è un anello di circa 50 km da ripetere tre volte in ambedue le tappe previste, oltre a Lovere sono interessati i territori dei comuni di altri cinque comuni, Bossico, Costa Volpino, Rogno, Songavazzo e Cerete. Sono previste quattro diverse prove speciali cronometrate, due su fettucciato, una su mulattiera detta in linea ed una su un tratto particolarmente accidentato detta extreme. Due i controlli orari (a Lovere ed a metà tracciato), tre i controlli a timbro. E in tema di percorso non va dimenticato che è stato visionato ed approvato da una apposita commissione della Fim e avallato, quale supervisore (track ispector) di tutto il campionato, dal campionissimo bergamasco Giovanni Sala, cinque volte iridato, tre volte primo assoluto alla Sei Giorni e più volte al via del Rally Dakar

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